Capitolo 4 – Le Sette
Quando i poveri conigli urlano in cerca di aiuto le volpi accorrono rapide, ma non per prestare soccorso.
– Hannibal Lecter
Crociata, Raid, Lex Talionis, Monomachia. Gehenna.
I Clan Storicamente Indipendenti si trovano in periodi davvero oscuri.
Ma se una cosa è certa è che nel mondo di tenebra nulla va dato per scontato.
I Malkavan sono spariti: nessuno sa dove si siano cacciati.
Gli Assamiti hanno osservato il “Risveglio” del loro antico padre per bocca di Ur-Shulgi. La foga con cui l’Avatar di Haquim ha sterminato i disertori che non hanno voluto abbandonare la fede per Allah è unica, per cui il clan si trova decimato, ma ha sicuramente ad Alamut i più importanti e temibili dannati di sempre. Gli Assamiti rimasti fedeli al sentiero del Sangue e al loro progenitore hanno un Antidiluviano dalla loro parte, quindi in qualche modo sono sfuggiti alla Gehenna per mano del loro padre. Ma hanno per lui un importante missione da compiere, quella di trovare il Mago del tempo e distruggerlo. Qualcosa di cui tutti gli altri clan non hanno idea, qualcosa che è ben oltre la stupida Jyhad.
Il clan gangrel si è formalmente distaccato dalla Camarilla diventando di fatto indipendente. Contrariamente a quanto si crede, i Gangrel non sono soliti correre spensierati per i boschi né spendere il loro tempo attorno a un falò.
Esso è impegnato oggi nella lotta agli Infernalisti, ai True Brujah e agli Antidiluviani. Molte Bestie cercano vendetta contro la Camarilla che li ha mandati a morire contro Ennoia e ha messo in ridicolo il loro Justicar. Numerosi i Gangrel che si affacciano al Sabbat, spinti da una certa sete di vendetta e un insano senso di giustizia contro Ennoia, mentre i più giovani restano nei ranghi del movimento anarchico e contribuiscono all’alleanza con la Spada per senso del dovere. Nessuno di loro apprezza la Fratellanza, che considerano ipocrita se non una inutile e ridicola farsa.
Il Clan Giovanni è colto da una profonda crisi interna a causa di uno solo dei suoi Membri, Vittorio Giovanni, che al fianco di Aida Bayer diventa il vero e proprio incubo non solo delle Shadowlands ma di tutto il Globo. Un giovane dannato che ingenera una delle più grandi lotte di potere e di autorità nel clan Giovanni e nelle reti politiche con Camarilla e Sabbat. Il suo odio incontrastato nasce dalle claustrofobiche e opprimenti regole della Famiglia Giovanni che, attraverso l’egoistica figura del capo famiglia Leopoldo, sfidano la pazienza del giovane e ribelle Vittorio quando gli strappano l’amata cugina Marianna. Leopoldo non stava facendo altro che un atto di forza che il giovane Vittorio gli farà pagare fino all’ultimo istante della sua non-vita.
I Nosferatu abbandonano la Camarilla e molti di loro anche il Sabbat, perché sono impegnati a pensare al proprio tornaconto e a contrattare con il miglior offerente. Attivissimi nella Fratellanza, prudenti nei rapporti di interscambio con la Bayer, o impegnati nella costruzione di Rifugi inarrivabili dagli antidiluviani, i Nosferatu hanno semplicemente deciso che il loro posto nella Camarilla non fruttava più nulla e quindi se ne sono andati. Cosa effettivamente loro pensino della Gehenna non importa effettivamente a nessuno, forse nemmeno ai Nosferatu stessi. Loro vanno col Vincitore e la Gehenna verrà vinta da chi saprà nascondersi meglio o profittare delle migliori chance.
I Ravnos vengono sterminati dal loro stesso Antidiluviano nella settimana degli incubi. Ricordare questo indipendente e fiero Clan è un modo per tenere a mente che la Gehenna non sta arrivando. E’ già arrivata. Si dice che qualcuno sia ancora nascosto da qualche parte, o che qualche grosso anziano ne abbia protetto qualcuno per conservare l’importante potere delle illusioni. Ciò che è chiaro è che nessuno ha mai visto più un Ravnos calpestare la terra durante la notte.
I Setiti sono vicini un passo nella loro antica lotta ai Seguaci di Ba-al e al risveglio del loro antico Padre. Loro stanno per preparare la fine del mondo, quando l’Antico Sutekh si alzerà per divorare tutto e ridare lustro ai suoi unici fedeli e figli.
Nulla si metterà in mezzo, tutto è sacrificabile.
Lo specchio si ricompone
Non passarono molte notti dopo la notizia che i Lunatici avevano abbandonato la Torre: gli Elisei sembravano più tranquilli ed era abbastanza difficile incrociare un Malkavian nelle grandi città. Furono tre gli elementi che spinsero il Clan a riconsiderare totalmente la propria posizione: Xaviar, leader del Clan delle Bestie, aveva subito gli scherni da parte degli anziani camarillici – dopo aver dichiarato di aver visto con i suoi occhi l’Antidiluviano Ennoia – e questo i Lunatici sapevano essere la verità; il Dr. Netchurch, dopo aver avuto un incontro particolare in Egitto, si era ritirato totalmente a vita privata, senza dare spiegazioni: qualcuno ha supposto che l’anziano scienziato avesse avuto un incontro con il mistico, qualcuno addirittura ha utilizzato la parola ‘Seth’; un’eco nella mente di tutti i Malkavian, come un richiamo lontano, indica al Clan un appuntamento verso la Terra Promessa.
Si vocifera che il Clan abbia deciso di radunarsi proprio nella città di Gerusalemme, in attesa del proprio Messia. Non manca chi, ilarmente, sostiene si tratti di una enorme ennesima burla. Sono pochi i Malkavian che, invece, hanno scelto di restare tra le fila degli indipendenti della Fratellanza, mentre gli Incatenati e i più Folli appartenenti al Sabbat gridano a gran voce il ritorno di Malkav, loro padre. Non tutti, però, sembrano felici di questo ritorno: i Malkavian antitribu sono più agguerriti che mai e intendono utilizzare qualunque arma in loro possesso per liberarsi dal potere degli Antidiluviani. Alcuni tra i Lunatici della fratellanza sostengono invece che Malkav giungerà in soccorso dei propri figli insieme a Saulot e Haqim per distruggere i fratelli malati di crudeltà e demonismo.
Topi di Fogna, di Campagna o da Laboratorio
Quello dei Nosferatu è un Clan dalla lunga tradizione e dal grande potere.
Spesso capitava che sebbene una città, Sabbatica o Camarillica che fosse, avesse un dominio del sottosuolo di gestione Nosferatu. Se questi astuti mercanti di informazioni, informatici, attori, venditori di reliquie o antichi pirati nei vecchi tempi potevano disporre a proprio piacimento dei cunicoli di qualunque città, dopo gli ultimi avvenimenti politici (e la caduta delle bombe, naturalmente) avrebbero perso gran parte della loro libertà. Non erano di certo Principi o Baroni a negargliela, ma i mortali, che in fuga dalle radiazioni o dai campi di battaglia avevano ricostruito le proprie città proprio nei bellissimi teatri sotterranei che facevano da casa al Clan della Maschera. I Nosferatu, di certo non belli, ma sicuramente di spicco per la loro prontezza, avrebbero sfruttato questa situazione difficoltosa a loro vantaggio. Se quando la nave affonda i topi sono i primi ad abbandonarla, questi mostruosi fratelli (o Cainiti) non fecero diversamente: molti di loro seppero abbandonare Seattle diverse settimane prima che questa fosse colpita e così fecero tutti gli altri. Europa, Stati Uniti, Cina… il Clan non fu mai tanto unito.
Un’importante riunione vide i portavoce di tutti i Nosferatu del mondo incontrarsi a Milano per discutere sulla possibilità di lasciare la Camarilla oppure no: non solo, un importante argomento fu quello di Aida Bayer e della multinazionale che di li a poco sarebbe diventata un vero problema per tutti i dannati.
Nello specifico i Nosferatu potevano considerare Aida un ‘loro’ problema fintanto che questi fossero rimasti nella Camarilla: era questa che aveva spinto lo stolto che avrebbe abbracciato Aida a commettere un atto tanto imprudente, per poi abbandonarlo e accusare il Clan di aver agito senza discuterne adeguatamente con gli Elder. Una mossa stupida, dopo l’umiliazione pubblica dei Gangrel, quella che avevano commesso gli Arconti della Camarilla e loro, antichi padroni del mondo sotterraneo, non avrebbero tollerato un simile disonore.
La loro decisione fu quella di dichiararsi indipendenti e di fare ciò che riusciva loro meglio: vendere informazioni, offrire consulenze di tattica bellica, lavare i propri panni zozzi lontano da occhi indiscreti e risolvere quanto prima la problematica questione della Bayer.
Il Clan decise di dividersi in tre gruppi, in maniera del tutto spontanea e puntando alla reciproca collaborazione: I Topi di Campagna sarebbero rimasti nella Spada, avrebbero a loro offerto le migliori informazioni a prezzi piuttosto convenienti, si sarebbero guadagnati la stima della reggenza e avrebbero potuto contare sulla forza combattiva dei branchi della Riforgiata per disfarsi di questo o quel nemico; I Topi di Fogna sarebbero rimasti indipendenti, avrebbero accolto nei propri domini il maggior numero possibile di indipendenti e avrebbero assecondato i fuggitivi Demoni Tzimisce nel loro desiderio di guidare la Fratellanza. Avrebbero loro offerto risorse, alleati, contatti, ma soprattutto domini: non era facile infatti, in tempi così burrascosi, trovare luoghi adatti da utilizzare come porti franchi. Anche in questo caso l’obbiettivo era quello di controllare e regolamentare grandi flussi di fratelli in questa o quella congregazione allo scopo di disporre di quella che, nel mondo di tenebra, era la migliore valuta possibile: Carne da Macello; I Topi da Laboratorio erano quelli che avrebbero affrontato il problema faccia a faccia: nel vero senso della parola. Questi avrebbero circondato attraverso un intricatissimo sistema di orza lavoro dominato dal sangue tutto l’organo di risorse umane della multinazionale: quando il leader della fazione, Mikey, decise di incontrare Aida per proporle una solida collaborazione questa venne informata che il 70% del suo personale era fedele al Clan. La contrattazione fu lunga e difficile, la Bayer annunciò di essere stata vittima di ben otto incidenti prima che la loro Leader decidesse di allearsi con i Topi da Laboratorio. Quest’alleanza, però, non fu dovuta al carismatico atto di forza che Mikey aveva preparato per la cugina Aida, ma fu grazie all’intervento di Adeline Muller – sorella di sangue di Aida Bayer e Baronessa Anarchica di alcune terre a Nord di Seattle, in cerca di tranquillità nei suoi domini – che aveva suggerito alle cavie di offrire ad Aida qualcosa che realmente potesse interessarle: il NodBlood, attraverso cui avrebbe potuto ultimare il suo progetto di prototipazione di Vystfalia. Da quel momento gli stessi Nosferatu, desiderosi di vendicarsi contro l’insolente Camarilla, e pronti a riprendersi ciò che un tempo era loro di diritto, decisero di supportare la causa Bayer e fornirono tutto il know-how necessario perché lo sviluppo Tech a opera della Bayer avesse inizio.
Gli Assassini e il Libero arbitrio
La Gehenna sta arrivando, gli echi della sua venuta sono distinguibili nella notte. Ciò che però odono le orecchie degli Assamiti non sono sussurri silenziosi, ma parole di sdegno, esortazioni, ordini, imposizioni. Il loro Matusalemme è sveglio e pronto a rimettere le cose nel giusto ordine: ad Alamut i figli di Haqim avrebbero dovuto rimettersi in riga, recuperare secoli di inadempienze, ritrovare la strada verso la verità.
Non sarebbe stato tollerato alcun formalismo religioso nei confronti di Allah, l’unica direzione verso cui gli Assamiti avrebbero rivolto la propria fede sarebbe stato quella della loro lama, le cinque preghiere e la buona dottrina sarebbero stati sostituiti con lo zelo nella ricerca di quegli assassini traditori che avevano cercato di fuggire, rifugiandosi tra le file del Sabbat, mettendosi a servizio di questo o quel principe camarillico o dichiarandosi un anarchico in cerca di fortune e libertà.
Solo i pochi che invece mettevano la propria lama a disposizione della fratellanza sarebbero stati risparmiati e richiamati ad Alamut, poiché questi nel buio dell’ignoranza erano riusciti a vedere un barlume di luce. Il clan degli Assamiti si era certamente liberato della maledizione Tremere, ma una maledizione ben peggiore li aveva colpiti, il loro antico passato, troppo spesso considerato una lontana leggenda, era tornato a reclamare ciò che era suo: la totale dedizione e fedeltà del clan verso Haqim e la Sacra Missione.
Dal Libro di Nod – Segni della Gehenna
Perché create questi orfani?
Perché li abbandonate
In mezzo alla strada?
Essi sono il nero seme
Della nostra distruzione!
Essi Si uniranno a coloro che ci odiano,
Essi seguiranno la Progenie di Brujah.
Essi faranno scorrere rosso il Sangue.
Essi uccideranno il morto, finiranno la nostra Stirpe.
Essi urleranno e sfonderanno le nostre porte.
Essi invocheranno a gran voce Giustizia.
Senza-Clan, tutti, si riverseranno sulle nostre mura!
Senza-Clan, tutti, scopriranno le vie segrete!
Senza-Clan, tutti, sono gli immondi figli di Lilith!
Senza-Clan, tutti, sono di nuovo Desti!
Senza-Clan, tutti!
Nessuna famiglia,
Nessun simbolo,
Nessuna lealtà,
Nessun Anziano.
Badate a coloro che vagano senza un Clan,
Poi che saranno la nostra distruzione.
CompatiteLi! Adottate orfani dove potete.
Ma teneteLi d’occhio!
In Essi v’è il seme malefico del Loro Sire.
Gli Anarchici
Gli stati Liberi anarchici sono stati sempre la più grande conquista per i Cainiti che predicavano la libertà. Da quando, nel 2013, è cominciata la Guerra Fredda tra Occidente e Oriente, i Vampiri sono stati i primi a soffrire delle conseguenze delle armi di distruzione in possesso dei mortali. Molti i Dannati che dall’Europa hanno preferito spostarsi negli Stati uniti trovando un territorio libero, ma sicuramente più selvaggio rispetto ai più temperati domini Europei. Effettivamente gli Stati Uniti d’America sono principalmente divisi tra Anarchici e Sabbat, con qualche leggera eccezione Camarillica, contro cui gli Anarchici si lanciano in raid sanguinari.
Dopo la sfrontatezza di Don Sebastian, il principe Toreador di Los Angeles che portò gli Anarchici a organizzare la grande rivolta del 1944 a suo danno che avrebbe liberato L.A. dalla Camarilla per sempre, tra Anarchici e camarilla negli States è guerra al punto che il Sabbat non si è intromesso più di tanto, sebbene spesso abbia offerto il suo aiuto negoziando importanti patti con gli Anarchici.
L’Alleanza Sangunaria
Da quando i Thin Blood hanno assaltato Città del Messico il Neo Sabbat, guidato dalla nuova Reggente Adine, ha rivisto la sua gerarchia abbracciando ideali molto più “anarchici” rispetto alla vecchia spada. Questo rende la setta un terreno piuttosto ospitale per tutti quegli anarchici che vogliono cambiare le cose, senza dover fare troppi patti col diavolo o accettare compromessi. Con l’arrivo, inoltre, nelle fila anarchiche di molti ex-camarillici, il Movimento Anarchico si sfalda in due grossi rami: Gli Anarchici e la Fratellanza.
La Fratellanza è composta principalmente da Noferatu, Gangrel Tzimisce, Assamiti e Brujah rifugiati, chi dalla camarilla, chi dal terrore di Ur-Shulgi, chi dallo stesso Sabbat andato in frantumi e ricostituito contro principi tradizionali.
Per Questo gli Anarchici decidono di contrattare a Detroit l’Alleanza Sanguinaria, che prevede la non Belligeranza con il Sabbat, il sostegno in caso di crociate o raid, il totale supporto nella caccia agli Anziani.
Adine, infatti, non solo da la caccia agli Antichi, ma legalizza nel Sabbat la lotta indiscussa a tutti gli anziani che sono legati alla Eterna lotta, la Jyhad, accusandoli di essere traditori della stirpe e veri artefici del peccato di tutti i dannati.
Per questo, dopo aver liberato gli stati uniti d’america, Sabbat e Anarchici avanzano contro Città del Messico, punendo i ThinBlood e scacciandoli in europa o ai confini, verso l’America del sud.
L’alleanza Sanguinaria viene chiamata così perché tutti gli Anarchici che accettarono il richiamo alle armi di Adine, la quale chiarì e rivelò tutti gli oscuri piani degli anziani, perfino del suo stesso clan, firmarono in una grande Vaulderie la loro alleanza con la figura dell’eroina chiamata, che giura in pubblica piazza di assumersi la grande responsabilità della lotta agli antidiluviani. Non era più tempo di giochi, questa volta la Gehenna era alle porte.
La Fratellanza
La Fratellanza è una congregazione di Anarchici e Indipendenti che credono che l’unico modo per salvarsi è essere fratelli. La principale differenza tra la Fratellanza e gli Anarchici è semplicemente il modo di porsi verso tutti gli altri Dannati. Gli anarchici sono impegnati nella lotta agli anziani, vogliono rovesciare il potere delle istituzioni e distruggere i giocatori della Jyhad. I confratelli invece non si pongono questi problemi, sanno che la vittoria risiede nella Fede in ciò che si è e nei propri ideali di libertà. Non è necessario sforzarsi in inutili guerre con gli altri fratelli, non è importante distruggere questo o quell’anziano. Siamo alle ultime notti e L’occhio di Dio verrà a punire tutti. Anche gli Antidiluviani. Solo coloro che si renderanno utili agli scopi per cui sono stati creati, nella redenzione per ciò che sono diventati, nell’accettazione del proprio io tuttora umano, verranno perdonati da Dio e diverranno di nuovo mortali, come nelle antiche profezie.
La Fratellanza era prima un Culto della Gehenna, nato tra Assamiti e gli ultimi Salubri. Oggi diventa una sorta di grande setta, che ingloba molti Gangrel che hanno seguito Xaviar abbandonando la camarilla; Nosferatu che hanno compreso l’impossibilità di restare sotto terra a nascondersi dalle lotte di setta, lasciando la Camarilla, anche perché il sottosuolo non è più un territorio sicuro; Assamiti, per lo più Visir e Guerrieri, che hanno abbandonato Alamut perché hanno rifiutato di abbandonare la fede per Allah e quindi perseguitati dal loro stesso clan.
Se il libro di Nod parlava di Vili, orfani senza sire, e sangue debole come simbolo della disfatta di tutti i Dannati, allora loro avrebbero accolto questi senza tetto e li avrebbero protetti, allo scopo di evitare che il loro odio esplodesse come nella profezia. Il desiderio di liberarsi dalla maledizione del sangue fu tale che nei luoghi sacri della Fratellanza nessun vampiro sarebbe stato in grado di utilizzare i propri poteri. I loro domini erano dei veri e propri porti franchi dove gli anziani non potevano nulla.
I porti franchi
Su una cosa Anarchici e confratelli concordano. La presenza dei Porti Franchi, esclusi solo agli Infernalisti per ovvi motivi.
I porti Franchi sono una specie di Elysium della Camarilla, fatta differenza per il fatto che la fede di tutti quei Confratelli, per quanto deboli che siano, unita, è in grado di impedire i poteri del sangue. L’unica Disciplina che è esente da questo sigillo è Obeah.
Nei porti franchi, per questo innato potere che i Confratelli hanno sviluppato, non c’è possibilità di essere distrutti, se non dagli anatemi del sangue. Per qualche motivo, comunque, i fratelli non vanno in terrore rosso o frenesia.
E’ come se i territori franchi fossero davvero benedetti dall’occhio di Dio. Nessuno, ad oggi, è riuscito a trovare una spiegazione, ma sicuramente gran parte della responsabilità è misticamente riconducibile ai Thin Blood che usano i porti franchi e la fratellanza come rifugio sicuro in cui nessuno può torcere loro un capello.
Tzimisce in fuga: la verità dietro la menzogna
Un occhio attento noterebbe subito che dove c’è un porto franco, c’è un suo custode Tzimisce. Non un semplice Tzimisce Sabbat con i suoi tatti indistinguibili: strane deformazioni corporee, tatuaggi e piecing, genitali collocati in modo strano e appariscente nei luoghi più inusuali possibili. L’offerta del Sangue dei Carpazi nella Fratellanza era di un certo livello: Tzimisce Koldunisti, saggi e colti signori della tenebra divisi sul pensiero circa Caino e Lilith, ma uniti nella convinzione che l’ultima Gehenna vedrà Dio dirigersi contro i mali del mondo.
Il potere mistico del Porto Franco potrebbe essere probabilmente una conseguenza della Taumaturgia Koldunista e qualche applicazione della via del dolore. I Bahari del Vecchio Clan, infatti, proteggono la vita perché tutti possano avere la possibilità di trascendere. Il loro non è un atto di pietà ma una forma di rispetto verso i cicli dell’esistenza. I loro confratelli discepoli di Caino, invece, sfruttano il concetto di Porto Franco per esplorare l’animo umano nell’animo Cainita. Insieme agli Tzimisce scappati dalla strage Sabbat a loro danno, organizzata con grande disinvoltura dalle Ombre, questi fenomenali Koldunisti si preparano alla più grande sfida di tutti i tempi. La Gehenna. Essi sanno che non vi è una sola possibile Gehenna: le profezie sono varie e tutte bugiarde quanto sincere. La verità dietro la menzogna è che fino a quel momento I porti franchi saranno per loro un Tempio di protezione:
I poteri dei cainiti non saranno possibili grazie alla Dea Nestrecha, mentre Krivda proteggerà chi vi risiede dal Terrore rosso e dalla Frenesia, salvo chi invece sarà da questi insultato per volere dei Koldunisti. Se qualche animo coraggioso provasse un qualche pensiero ostile in un porto franco, la sua mente, per volere di Kruchina soccomberebbe alla malinconia e al dolore, piangendo l’Humanitas perduta e struggendosi nel dolore e nella disperazione. Come Chernogolov e Marena, moglie di Kupala, proteggano i Porti Franchi non è dato saperlo ma chiunque si avventuri verso di essi con intenzioni ostili o contro il volere di chi vi è riparato, incontrerà l’ira di queste due divinità.
Il Circolo di Penelope
Non si sa bene il motivo, ma tutti i Dannati appartenenti al Clan Tremere vengono distrutti da un potere interiore. Gli oracoli annunciano che L’antidiluviano [Tremere] abbia vinto la sua Lotta contro [Tzimisce], ma la realtà dei fatti è diversa.
Un solo piccolo gruppo di Tremere riesce a sopravvivere: il Circolo di Penelope è infatti quello che resta della linea di Sangue Telyav che grazie alla Taumaturgia Sielanica è riuscita in qualche modo a sopravvivere al potere dell’inquisizione che nel XVI secolo li vedeva distrutti.
In effetti questi piccoli tessitori si sarebbero pian piano riadoperati, tra le ombre, per ricostituire il clan fino a quel momento rifugiato negli alberi o nelle Shadowlands.
Il Malstorm è stato l’elemento scatenante che li ha riportati a calpestare il suolo da cui furono fuggiti a suo tempo. Gli spiriti sono inquieti perché nel mondo delle Ombre una grande minaccia sta nascendo. Il Potere della Bayer, grazie all’aiuto di Vittorio Giovanni, un giovane Cainita messo nella lista rossa e odiato da tutti i dannati del mondo, è davvero impareggiabile. I Telyav incontreranno Vittorio proprio nelle Shadowlands, il quale offrirà loro la salvezza dell’intero ordine Ermetico in cambio di collaborazione. In palio non c’è solo la propria non-vita ma la possibilità di liberare l’ordine da un antico e doloroso affanno.
Vittorio Giovanni e Aida Bayer
Aida Bayer non è nata con la maschera di ferro, né con le sue formidabili capacità di strategia bellica. Aida è stata semplicemente un errore che i Dannati non potevano permettersi e che ora pagheranno a caro prezzo. Non vi è nulla di peggio di una giovane ragazza prossima alla morte, che ha passato la vita nella sofferenza e nell’odio. Dopo il suo malaugurato abbraccio, la giovane ragazza, confusa e disorientata, scopre di aver acquisito una qualche mutazione che un suo futuro caro alleato, Vittorio Giovanni, le spiegherà essere la maledizione del clan Nosferatu.
Vittorio è un giovane dannato italiano che conduce, come tutti i suoi compagni di clan, una vita al limite tra la società vampirica e quella mortale. Imprenditore, brillante economista, abile interlocutore: farà breccia nel cuore di Aida che vedrà in lui un alleato affine. Sarà un rapporto di duratura e proficua amicizia quello che legherà i due dannati: in un incontro casuale a Venezia i due si conoscono e si confidano l’un l’altro, scoprendosi l’uno la possibilità di salvezza dell’altro.
Vittorio è infatti desideroso di fuggire con la sua amata, Marianna, che vorrebbe sottrarre al capofamiglia Leopoldo, il quale vorrebbe renderla sua progenie e amante. Un atto sconsiderato e pericoloso che Aida vorrà appoggiare: grazie alla Nosferatu Vittorio riuscirà nel suo intento di rapire la ancora mortale Marianna e troverà nella Bayer un sicuro rifugio nel nuovo Continente. In cambio di questo atto di gentilezza, Vittorio insegnerà ad Aida tutto sui Vampiri. La giovane ragazza vuole vendicarsi di questa società oscura che manipola a proprio piacimento le vite mortali che i vampiri chiamano vacche. Vittorio, ormai parte della lista rossa della società dei dannati, avrebbe fatto del suo meglio per aiutare Aida nel suo intento di sterminare i Vampiri. Le spiegherà volentieri come prevenire le mosse degli anziani camarillici e come trasformare la Bayer in una inesauribile risorsa contro i dannati. Sfruttando l’incerta situazione politica e conducendo la Bayer verso il sentiero della risorsa medica e paramilitare, Aida sarebbe diventata ben presto una delle figure più potenti al mondo. Vittorio pianificherà con Aida l’insediamento di Basi militari Bayer e la conquista politica di alcune strategiche città. Le spiegherà come sfruttare i clan “Bastardi” a suo favore perché siano proprio loro a fornire alla Bayer importanti informazioni su questo o quell’anziano.
In cambio Aida avrebbe dovuto permettergli di utilizzare le risorse finanziarie della Bayer per costruire un suo impero nelle Shadowlands. Grazie alla Necromanzia e alla collaborazione dei Tremere Lituani la Bayer d’Ombra sarebbe stata costruita rapidamente e nessun Necromante avrebbe mai potuto avvicinarsi a lui e alla sua amata Marianna.
Il Reich di Tenebra e il ritorno dei Cappadoci
Dopo la fuga di Vittorio il Clan Giovanni stabilì di potersi unire alla Torre allo scopo di fare del loro problema familiare un affare di stato. Per un Giovanni l’egemonia familiare è un bene troppo prezioso.
Con la Convenzione delle rose i Necromanti di Venezia avrebbero fatto ingresso nella camarilla, ma in cambio le Rose avrebbero mandato Mme Guil e altri importanti e potenti dannati alla ricerca di Marianna Filiberti. Questa prestigiosa Coterie chiamata “I Restauratori” è composta, oltre che dalla Toreador già citata, da Violante Orsini, Le Juje e lo Tzimisce III, cacciatore di Taglie e importante Koldunista.
Dopo essere entrati in possesso di Marianna Filiberti, i Restauratori dovranno fronteggiare la vera ira di Vittorio, il quale era riuscito, grazie al sostegno dei nuovi mistici alleati lituani, a mettersi in contatto con un importante Clan del Sabbat e a chiedere il loro aiuto.
Vittorio troverà infatti nel Sabbat un importante alleato nella lotta alla Coterie dei Restauratori: gli Araldi del Teschio. Questi potenti necromanti aiuteranno Vittorio a recuperare la sua amata e scappare da Seattle e da III, che in realtà è un membro della Mano Nera sotto copertura pronto a sterminare sia la Coterie che il giovane amante per mettere in ridicolo la Camarilla e mostrare al Clan Giovanni la vera forza del Sabbat restituendo Marianna al legittimo Sire. Gli Araldi, purtroppo, non hanno mai condiviso gli interessi politici della Spada. Allo scopo di uccidere Vittorio e recuperare Marianna a ogni costo, III manderà un’abile cacciatrice, la sua progenie, contro di lui, mentre la reggenza Sabbat spingerà perché Aida venisse spinta ad attaccare apertamente la città facendole sapere che questa è nelle mani di un gruppo di Bioterroristi e in preda a una lotta vampirica.
La reazione della giovane Aida è imprevedibile perfino per gli astuti lasombra. La nevrotica Nosferatu lancerà un missile contro la città per epurarla, ignara della presenza sul territorio del suo alleato. Mentre Vittorio è impegnato in uno scontro con Amalie, cacciatrice Tzimisce, l’ordigno colpisce la città. La missione della cacciatrice è proteggere Marianna e riportarla viva dal proprio Sire, per cui il suo principale interesse è quello di salvaguardare l’incolumità della giovane. Vittorio, per salvarla, cercherà di entrare nelle Shadowlands per trovare riparo, salvando dalla morte sia Marianna che la Cacciatrice. Da quel momento Vittorio non sarà più lo stesso.
Con la Bayer d’Ombra darà il via al Reich Oscuro, dove il dominio nella terra degli spiriti gli permetterà di diventare il più temibile nemico dei dannati, insieme alla Bayer. Infatti, gli Araldi del Teschio lo aiutano a salvarsi e gli rivelano di essere Cappadoci tornati indietro dopo il sesto Maelstorm allo scopo di vendicarsi contro i Giovanni. Vittorio giura loro fedeltà e insieme formano l’alleanza del Reich d’Ombra, composto da Tremere del circolo di Penelope, Araldi del Teschio e la Bayer A.G.
Una lotta tra Demoni
Nell’alba dei tempi, prima ancora che Caino nascesse, sulla terra vi erano Demoni e spiriti maligni, combattuti con diligenza dai Garou, i figli della madre di tutti gli Spiriti, Gaia. Tra la Terra e l’Arazzo della creazione vi era l’Abisso, il tetro mondo dove l’esistenza demoniaca aveva inizio e fine. Da qui i Demoni emergevano, poiché erano riusciti a liberarsi dai sigilli. La Guerra tra i Garou e i demoni cominciò subito: Kupala, piu furbo e potente tra i demoni, era il loro peggior nemico. Dopo lunghe battaglie questi fu confinato in una prigione dove rimase in attesa di vendetta.
Tra tutti i discendenti antidiluviani di Caino, padre dei vampiri, vi era [Mekhet], ancestrale signore degli Tzimisce e inventore del potere della Vicissitudine che lo aveva reso un formidabile e crudele maestro della guerra, il quale dopo aver visto Kupala in sogno decise di liberarlo per ottenere in cambio il dono della Magia. Partì con la progenie Yorak e altri fedelissimi per combattere i Garou e liberare il demone.
Una volta riuscito nel suo intento, [Mekhet] ottenne da Kupala la Magia Koldun e il loro patto fu siglato dalla fusione di Kupala con i Carpazi che è all’origine dell’intenso legame tra uno Tzimisce e la sua Terra.
Poco dopo Samiel, progenie di Saulot il Salubre, eroe e cavaliere, unico tra i figli degli antidiluviani ad aver creato un potere tutto suo – egli non era puro per poter utilizzare Obeah e il potere curativo, ma dagli insegnamenti del padre creò Valeren, una disciplina che gli permetteva di essere la mano della giustizia – si sarebbe diretto presso il rifugio di [Mekhet] per liberare il mondo dalla sua crudele presenza.
In uno scontro spietato, i due si distrussero a vicenda: le notizie non sono chiare.
Se da un lato il Clan, forse nella vergogna, ammise che Lugoj aveva ucciso il suo stesso padre in una rivolta anarchica, dall’altro i Salubri ammisero che Samiel tornò vittorioso.
La verità era ben più terribile: [Mekhet] aveva preso le sue precauzioni e attraverso Vicissitudine egli viveva nei suoi figli. Quando Samiel riuscì a uccidere il suo corpo, [Mekhet] trasferì la propria anima nel corpo di uno dei suoi discendenti. Un gruppo di Maghi mortali, i Tremere, capitanato da Tremere, Etrius, Meerlinda e Goratrix riuscirono a diventare immortali tramutandosi in vampiri. Poco dopo questo episodio che avrebbe dato loro il soprannome di usurpatori, i Tremere ingaggiarono una guerra contro i Salubri che iniziò quando Tremere diablerizzò l’antidiluviano Saulot allo scopo di diventare più forte, proprio come tutti gli altri antichissimi vampiri.
Ma i demoni non si lasciano divorare. Essi divorano, silenziosamente.
Lugoj era in realtà [Mekhet], così come Gratiano era Lasombra. Allo stesso modo Tremere sarebbe diventato ben presto Saulot, il quale si era lasciato in verità diablerizare di sua spontanea volontà allo scopo di farsi proteggere, passando inosservato in attesa del momento giusto.
Poco dopo che Tremere fu riuscito nella sua intenzione di uccidere tutti i Tremere antitribu e recuperare Goratrix, lo stregone più potente al mondo dopo di lui e primo Tremere antitribu, entrò nel corpo di Goratrix allo scopo di auto diablerizzarsi per liberarsi di Saulot poiché il diablerista avrebbe eliminato l’anima del diablerizzato. Ma Saulot prese il controllo del corpo di Tremere quando questi entrò in quello di Goratrix e lo colpì duramente, per poi recarsi a Vienna.
Saulot non si palesò subito. Un Salubre suo discendente, figlio di Samiel, Adonai, divene primo cavaliere e attaccò i Tremere insieme ai Salubri antitribu e gli Assamiti Antitribu.
Saulot continuava a rimanere celato e a non ammettere il vero motivo per cui continuasse a vivere nel corpo di Tremere.
Quando Samiel tornò con la notizia della vittoria – e nessun testimone – Saulot si sentì turbato. Lontano dai figli andò a evocare il demone Belial per ottenere la conoscenza. In cambio di quanto di più caro avesse al mondo, Saulot ottenne la conoscenza universale.
Da quell’atto Saulot ottenne la conoscenza, mentre i Demoni ottennero Shaitan, il primo della dinastia dei Baali. Quello che un tempo si era chiamato Samiel era ora il più oscuro e depravato dei corrotti e desideroso di diablerizzare Saulot per aver commerciato con Belial.
L’avanzata Baali fu fermata con grandissimo sforzo e non totalmente. Shaitan non era morto e cercava ancora di attuare la sua vendetta: per questo Saulot si era rifugiato nel corpo di Tremere: Belial era in verità Baal, l’alleato fedele di Lucifero nella lotta contro Dio per salvare gli uomini dalla servitù che lui aveva predisposto. Quella di Saulot era solo una prova che l’uomo ebbe fallito. Samiel sarebbe stato un giustiziere migliore secondo Baal.
Nonostante ciò che Saulot ha fatto a Samiel, l’antidiluviano continuerà la sua lotta contro [Mekhet], per concludere la gloriosa opera del figlio.